Trattamento dell’osteoporosi, riflessione sui possibili effetti collaterali

April 30, 2012

E’ possibile che i trattamenti farmacologici dell’osteoporosi possano avere effetti più ampi di quelli attesi sul metabolismo osseo. Sorprendentemente, sono possibili effetti collaterali sull’apparato cardiovascolare, con particolare attenzione al cuore.

Senza creare falsi allarmi, vale la pena sottolineare che sulle pagine dell’Osteoporosis International, autorevole rivista scientifica, Jean Jacques Body e i collaboratori di medicina interna dell’Ospedale Universitario Brugmann di Bruxelles (Université Libre de Bruxelles) invitano a dedicare particolare attenzione alla scelta dei trattamenti nelle pazienti con fattori di rischio cardiovascolari, che hanno avviato (o che stanno considerando) una terapia per l’osteoporosi. Negli studi osservazionali, esiste un rapporto inverso tra assunzione di calcio e malattie cardiovascolari, puntualizzano i ricercatori, e anche l’assunzione di vitamina D è stata correlata alle malattie autoimmuni e a quelle cardiovascolari; più incerto è invece il rapporto tra bifosfonati e aritmie, segnalato ma non confermato da studi più ampi.

Sono incerti gli effetti cardiologici – segnalati favorevoli o sfavorevoli per molecole diverse – dei Serm (modulatori selettivi dei recettori degli estrogeni), mentre per lo stronzio ranelato gli effetti extra-metabolismo osseo sembrano limitati.

La scelta dei trattamenti per l’osteoporosi deve essere ponderata anche sulla base di considerazioni di tipo cardiologico, concludono gli autori. Una possibilità diagnostica, per ridurre al minimo il rischio di effetti collaterali, è quello di individuare il profilo genetico che predispone all’osteoporosi e in base al risultato, scegliere la terapia adeguata. L’analisi genetica non è invasiva, si effettua strofinando uno spazzolino all’interno della guancia, raccogliendo le cellule di sfaldamento della mucosa orale. Il profilo genetico valuta la predisposizione all’osteoporosi, il metabolismo del calcio, la capacità di produrre nuovo osso e la possibile cura da prescrivere.

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