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In estate cosa c’è di più fresco e vitaminico di un estratto di frutta e verdura?

Gli estratti di frutta e verdura o i centrifugati, sono un toccasana in questo periodo estivo dove spesso il caldo ci fa passare la voglia di cucinare.

I ritmi e lo stile di vita moderna non consentono di avere l’apporto di frutta e verdura necessario da supportare i fabbisogni di oligoelementi essenziali per l’organismo.

L’estratto è il succo ottenuto attraverso un processo di estrazione per pressione.
Questo sistema ci permette di ricavare un cibo molto valido a livello nutrizionale e poco dispersivo dal punto di vista digestivo ed energetico.

Tanti buoni motivi per bere un estratto di frutta e verdura

Gli estratti di vegetali hanno numerosi vantaggi:

  • sono dissetanti
  • ricchi di vitamine e sali minerali
  • molto utili per depurare il corpo
  • utili per mantenere anche la linea

Gli estratti di frutta e verdura sono un ottimo rimedio naturale adatto a tutti per depurarsi dalle tossine e dai materiali di scarto che sono causa di molti disturbi. Possono essere assunti la mattina o durante la giornata, oppure si può dedicare anche un giorno alla settimana alla depurazione, da abbinare a tisane specifiche e naturalmente molta acqua.

Un metodo alternativo per far mangiare frutta e verdura ai bambini

I bambini, in particolare, non sono grandi fans di frutta ed ortaggi e risulta dunque molto difficile far mantenere un discreto apporto di tali nutrienti. Un metodo semplice e sicuramente più gustoso per far gradire la frutta e la verdura ai bambini è quello di utilizzare gli estratti.

I benefici degli estratti di frutta e verdura 

Importante scegliere frutta e/o verdura con proprietà depuranti, lavarla, inserirla nell’estrattore e raccogliere poi il succo. Questi apparecchi riescono a rompere maggiormente le fibre aumentando la quantità di sostanze nutritive che vengono rilasciate e sono preferibili rispetto alle centrifughe classiche.

Per poter godere appieno di tutti i benefici, la cosa più importante è che i succhi siano estratti nel modo corretto, utilizzando estrattori che mantengono attive le proprietà di frutta e verdura; vanno consumati subito e prodotti con ingredienti freschi e biologici, ancora meglio se di stagione.

Fra gli ingredienti dei centrifugati depurativi più noti troviamo:

  • ananas
  • cetriolo
  • spinaci
  • lattuga
  • mele
  • sedano
  • carota
  • anguria
  • agrumi
  • barbabietola

Naturalmente si possono fare abbinamenti a seconda dei gusti e dell’obbiettivo in termini di disintossicazione che vogliamo raggiungere.

Il consiglio è sempre quello di utilizzare sia frutta che verdura per bilanciare l’apporto di fibre e zuccheri presenti nei vari ingredienti. Inoltre è bene non eccedere con il numero di vegetali (mediamente tre) in quanto si potrebbe verificare qualche piccolo disturbo gastrointestinale (gonfiore e/o eccessive evacuazioni intestinali).

Le ricette del nutrizionista

ESTRATTO DRENANTE AL SAPOR DI PINA COLADA

Frutta e verdura giallo-arancio aiutano a prevenire tumori, patologie cardiovascolari e l’invecchiamento cellulare, potenziando anche la vista.

Ingredienti | Per circa 400-500ml di succo

  • 1/2 ananas 
  • 1 tazza acqua di cocco (bio, senza zucchero)
  • 1-2 lime 
  • Q.b. cubetti di ghiaccio 

Procedimento:
Private l’ananas della buccia, tagliatela grossolanamente e passatela nell’estrattore.
Spremete il lime, aggiungete l’acqua di cocco, mescolate, aggiungete ghiaccio e servite.


ESTRATTO VERDE DETOX

Un mix di frutta e verdura pieno di antiossidanti, minerali e vitamine.

Ingredienti | Per circa 400-500ml di succo

  • 2 mele verdi 
  • 1 cetriolo 
  • 3-4 manciate abbondanti di spinacino fresco o spinaci
  • 1 cm circa di radice di zenzero fresco
  • 1 limone 
  • Q.b. cubetti di ghiaccio 

Procedimento:
Sbucciate il cetriolo e la radice di zenzero. Tagliate grossolanamente gli ingredienti e passateli nell’estrattore, salvo il limone che andrà spremuto a parte. Unite i succhi, aggiungete il ghiaccio ed il gioco è fatto!

 

ESTRATTO ANTIOSSIDANTE ANTI-AGE

Frutta e verdura di colore rosso si distinguono per le loro importanti proprietà antiossidanti e per la capacità di prevenire tumori e patologie cardiovascolari. Gli alimenti rossi, inoltre, sono i più ricchi di vitamina C: favoriscono la produzione di collagene, mantengono integri i vasi sanguigni, stimolano le difese immunitarie e la cicatrizzazione delle ferite.

Ingredienti | Per circa 400-500ml di succo

  • 1 tazza fragole
  • 2 carote grandi
  • 1 barbabietola di medie dimensioni (cruda)
  • Succo di 1 pompelmo 
  • 1 cucchiaino succo di limone (opzionale)
  • Q.b. cubetti di ghiaccio 

Procedimento:
Lavate, pulite e tagliate grossolanamente gli ingredienti e passateli nell’estrattore, salvo il pompelmo che andrà spremuto a parte. Cercate di utilizzare ingredienti biologici, le carote non andrebbero private della buccia.
Unite i succhi, aggiungete il ghiaccio e gustate.

 

Contatta il Dott. Alessio Tosatto per una consulenza nutrizionale personalizzata

 

Dott. Alessio Tosatto

Biologo Nutrizionista

Riferimenti:  Estate, Frutta e verdura, Estratti
Redattore: Dott. Alessio Tosatto

 



May 23, 2015 Newsletter

“Zero” è un nuovissimo progetto editoriale, la prima rivista dedicata esclusivamente alle intolleranze alimentari, alle allergie, allo stress e a tutti i disturbi legati all’alimentazione.

La rivista nasce come naturale estensione del blog curato da Tiziana, dei libri scritti in collaborazione con il Prof.Di Fede e, infine, del programma TV “La salute vien mangiando”; è una nuova occasione per promuovere la cultura alimentare, con un occhio di riguardo alle intolleranze e alle allergie, in particolare a glutine, lattosio, nichel e lieviti.

L’occhio, anzi gli occhi, che studiano e analizzano, sono occhi esperti, preparati e professionali. Occhi di medici specialisti: allergologi, dietologi, dermatologi, gastroenterologi e pediatri. Insomma, un comitato medico di tutto rispetto che garantisce la validità scientifica dei contenuti della rivista.

E, poi, va beh, non possono mancare le ricette che sono utili a chi ha questo problema. Vengono presentate le preparazioni  che straordinari chef di altissimo livello hanno pensato per questo progetto. Tante ricette originali e gustose con zero glutine, zero lattosio, zero nichel, zero lieviti; inoltre, ricette vegan style, finger food e tanti consigli su come preparare pane e pizze speciali.

Non solo, l’esperienza culinaria si arricchisce con numerosi “focus” su cereali, farine, spezie, ingredienti speciali e alternativi. In più, abbiamo voluto pensare proprio a tutti, anche a chi non ha tanta dimestichezza con i fornelli: abbiamo “allestito” una speciale scuola di cucina. Tutti, così, avranno modo di apprendere come cucinare piatti prelibati, gustosi e unici con “zero problemi”.

Che cosa troverete, quindi, nelle pagine di “Zero”? L’obiettivo della rivista è creare benessere e salute. Ci saranno, perciò, tantissime rubriche con risposte mediche, ricette e diete specifiche. Avrete modo di leggere utilissimi approfondimenti di medici e specialisti del settore, testimonianze di persone più o meno note che convivono con un’intolleranza o allergia alimentare e trucchi culinari di chef e intenditori. Troverete descrizione di sintomi, diagnosi e terapie che vi aiuteranno a riconoscere il tipo di disturbo di cui soffrite e come affrontarlo nel modo migliore. L’attenzione è rivolta non solo al corpo ma anche alla mente, reciprocamente connesse, nelle pagine trovano spazio anche consigli di personal trainer e psicologi.

Insomma, avrete tra le mani una mappa per orientarvi verso una corretta alimentazione nella quotidianità, ma anche in altre situazioni come in viaggio o al supermercato, cercando di coprire ogni aspetto della vita e il tutto supervisionato dal Comitato Scientifico diretto dal Prof. DI Fede

Vi aspetto, quindi, in edicola dal 28 maggio..

 



February 5, 2015 NewsletterRASSEGNA STAMPA

Intervista a Tessa Gelisio in cui si parla di alimentazione sana e intolleranze alimentari,l’importanza di scegliere ingredienti di qualità, cibi freschi, biologici e di stagione.

Il suo nuovo approccio alla cucina, scaturito dalla collaborazione con il Prof. Giuseppe Di Fede e dal loroprogetto comune, un libro di ricette dall’emblematico titolo “ Cotto e Mangiato: le ricette per stare bene”.

Ricette gustose e colorate che rispettano quelle che sono le esigenze nutrizionali di chi soffre di intolleranze alimentari e mantengono il non sempre facile equilibrio, tra buono e sano.

scarica il pdf 4@vsb03intervista



January 31, 2015 Newsletter

Anche quest’anno l’Associazione “Il Mondo delle Intolleranze” sarà ospite di Identità Golose, il primo congresso italiano di cucina e pasticceria d’autore , giunto sua alla XI edizione, che celebrerà “ Una sana intelligenza” e organizzato dal suo ideatore Paolo Marchi e da Magenta Bureau.

Durante i tre giorni della manifestazione l’Associazione dedita alla promozione della cultura alimentare ed in particolare delle problematiche di intolleranze alimentari , con il supporto di medici, aziende e professionisti del settore, risponderà in modo esaustivo alle sempre più frequenti domande di coloro che soffrono si disturbi causati dalle intolleranze alimentari e che spesso, per mancanza di informazioni sanno che le cause del loro malessere sono proprio nella loro alimentazione.

Le intolleranze alimentari sono una reazione avversa dell’organismo a determinati cibi e si manifesta quando l’organismo ha perso parzialmente o totalmente la capacità di digerire una determinata sostanza. Altro scopo dell’Associazione, è quello di divulgare la problematica  e di coinvolgere, coloro che ancora non ne sono a conoscenza, dell’esistenza di questa tematica

Anche quest’anno i visitatori troveranno allo stand i due libri scritti da Tiziana Colombo, dal titolo uno “Nichel. L’intolleranza? La cuciniamo!” l’altro “Lattosio. L’intolleranza? La cuciniamo!” in cui oltre ad essere scritte ricette per unire la salute al gusto sono scritti consigli utili per combattere le intolleranze e vivere con serenità a tavola.

Grazie all’impegno di IMGEP anche quest’anno avremo l’opportunità di chiedere ai nutrizionisti presenti qualche consiglio sulla sana alimentazione e benessere quotidiano. Non solo potranno conoscere i numerosi vantaggi di Alcat Test

Ma troverete tantissime novità tra le quali la nuovissima rivista in uscita “Zero” dedicata a salute e benessere in cucina e “Personal Food” l’utilissimo software che aiuterà gli chef e gli addetti alla ristorazione.

Vi aspettiamo a Identità Golose domenica 08, lunedì 09 e martedì 10 febbraio 2015 – dalle 9.30 alle 18.30!!!

scarica il programma



January 8, 2015 Newsletter

Arrivano le feste natalizie e la sana alimentazione passa in secondo piano: cenoni e abbuffate diventano il tema principale per due settimane. Un’alimentazione ricca di zuccheri e grassi rischia di rovinare quello che di buono è stato raggiunto con sacrifici dopo le vacanze estive.

A questo punto diventa fondamentale rimettersi in carreggiata, cambiando lo stile alimentare e magari facendo un po’ di movimento in più. Innanzitutto è importante drenare e basificare: gli eccessi delle feste rendono l’organismo incline ad intossicarsi e soprattutto ad acidificarsi.

Ed è a questo punto che scendono in campo frutta e verdura, ricche di antiossidanti, vitamine e sali minerali, essenziali per depurare l’organismo e permettere al corpo di smaltire le tossine accumulate. Si parla di 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura, quantità neppure minimamente sfiorate durante le festività. Possono tornare utili nei periodi post abbuffate anche le tisane, per esempio al finocchio o al tarassaco, per drenare le scorie e favorire la diuresi. È consigliato berle durante la giornata o la sera e soprattutto evitando di aggiungere zucchero.

Proprio la riduzione degli zuccheri serali permette all’organismo di perdere quei chili di troppo accumulati con le feste. Una cena a base di pesce (meglio se non di allevamento in quanto ricco di mangime poco sano per l’organismo e povero di omega3) o di carne bianca magra, accompagnato da un contorno di verdura è sicuramente l’ideale per chi vuole rimettersi in linea e che soprattutto ci tiene a mangiar sano. Se proprio non si riesce a resistere ai carboidrati, un giusto compromesso potrebbero essere quelli a basso indice glicemico.

Farro, orzo, quinoa, riso rosso o riso venere sono l’ideale, oltre ad avere un’elevata capacità saziante, sono ottimi per creare gustose ricette, senza per questo intaccare troppo l’aumento di peso e soprattutto la salute. Le feste rappresentano un momento di incontro e felicità ma attenzione a non invitare al ballo anche la candida ed altre specie micotiche o batteriche. È opportuno non eccedere con gli zuccheri, terminato il periodo critico una sana e varia alimentazione associata ad una corretta ed efficace terapia a base di fermenti, permette all’organismo di ripristinare la permeabilità intestinale e trarre giovamento per tutto il corpo. Se siete tra coloro che manifestano sintomi specifici dopo un eccesso di zuccheri e lieviti (perdite bianche con pruriti, gonfiore addominale, candida, stipsi e flatulenza, cistite, solo per citarne alcuni), è possibile che siate intolleranti a zuccheri, lieviti o farine raffinate.

Un test per la ricerca di intolleranze alimentari può aiutarci a scoprire se questi alimenti sono “pericolosi” per il nostro organismo. Il test ALCAT è il test indicato per la ricerca di intolleranze alimentari.



November 23, 2014 Newsletter

Oggi l’Associazione vive grazie al contributo di nutrizionisti e medici specializzati, in particolare il prof. Giuseppe Di Fede direttore sanitario dell’Istituto di Medicina Genetica Preventiva e Personalizzata di Milano che, insieme alla dott.ssa Paola Carassai e a una équipe medica sostengono e promuovono l’Alcat Test, strumento per diagnosticare le intolleranze.

E’ fondamentale precisare che tutto lo Staff medico che partecipa all’Associazione è stato selezionato unicamente sulla base delle rispettive professionalità e non ricevono alcun compenso economico, collaborando solo mossi dalla loro passione e voglia di informare, coinvolgere e essere di aiuto a chi soffre di intolleranze alimentari.

E’ così che l’Associazione ha aiutato centinaia di persone ad affrontare al meglio le conseguenze fisiche e psicologiche di una diagnosi che incide in maniera radicale sulle abitudini alimentari e sulla quotidianità a tavola.

Per questo motivo, è importante associarsi.

Aderire è l’unico modo per permettere all’Associazione di:

  • divulgare una forma di conoscenza sempre più dettagliata e precisa delle intolleranze,
  • organizzare percorsi gastronomici
  • informare sulla cucina naturale
  • promuovere iniziative legate alla prevenzione dei disturbi alimentali connessi alle intolleranze
  • pubblicare testi che esaminano il mondo delle intolleranze.

Attraverso l’adesione all’Associazione, permetterai ai suoi referenti medici, di partecipare a convegni manifestazioni ed eventi finalizzati alla promozione e alla conoscenza della realtà sulle cause e conseguenze di una diagnosi di intolleranza alimentare.

Inoltre, sostenendo l’Associazione, potrai godere di sconti presso aziende alimentari selezionate e di convenzioni esclusive presso strutture convenzionate che eseguono l’Alcat Test.

Associarsi è semplice: bastano pochi passi e una donazione minima, che ti consentirà di entrare a far parte del Mondo delle Intolleranze.

Associati Ora… e potrai scegliere in omaggio uno dei miei due libri di ricette per intolleranti al Lattosio o al Nichel!



October 28, 2014 Newsletter

Dopo la prima uscita dedicata al Nichel, impariamo a conoscere e combattere a suon di ricette l’intolleranza al lattosio con l’aiuto del Prof. Di Fede, della drssa Jessica Barbieri e da me.

Un aiuto concreto per chi sta vivendo un problema troppo spesso sottovalutato: perché le difficoltà non finiscono al momento della diagnosi. Lo so bene io che ho trasformato un limite in una possibilità, raccogliendo in questo volume tutte le risorse utili a tavola per chi come me soffre della carenza dell’enzima necessario a digerire gli zuccheri presenti nel latte e nei suoi derivati: informazioni, consigli, esperienze e soprattutto… ricette!

Sfogliate e gustate i 99 piatti creati da me, da foodlovers e da tanti amici Chef di fama internazionale coinvolti in un progetto unico: vivere l’intolleranza al lattosio non più come limite, ma come possibilità di sperimentare nuovi sapori.

Non resta che partire insieme in un viaggio nel Mondo delle Intolleranze, con un volume che racchiude in sé il problema e la sua soluzione: nella cucina come nella vita, quando la ami non c’è niente e nessuno che possa indurti a rinunciarvi!

Oltre alle ricette di Tiziana troverete ricette di:

Luca Mauri, Alessandra Barbone, Antonella Rossi, Enrico Bartolini, Andrea Bevilacqua, Claudia Livia Biondini, Massimo Cairati, Antonino Cannavacciuolo, Michele Cannistrano, Giuseppe Capano, Fabio Silva, Isa Mazzocchi, Laura Ghezzi, Massimo Livan, Federico Mattavelli, Matteo Scibilia, Aurora Mazzucchelli, Antonino Messina, Micol Pisa, Milly Callegari, Carlo e Loris Molon, Giancarlo Morelli, Luca Mozzanica, Nunzia Bellomo, Davide Oldani, Armando Palmieri, Roberto Maurizio, Sandro Romano, Almerindo Santucci, Sara Preceruti, Marco Scaglione, Gaetano Simonato,Daniele Zennaro, Robbie Pezzuol

Sono da  da sempre convinta che la cucina sia veicolo di passione e umanità, e non mi sono arresa dopo la diagnosi di intolleranza al nichel e al lattosio. Oggi www.nonnapaperina.it è un blog di riferimento nel mondo delle intolleranze e la mia presenza è richiesta nelle più grandi manifestazioni enogastronomiche italiane. Si perpepisce che il problema delle intolleranze sta crescendo a vista d’occhio.

Il volume dedicato all’intolleranza al lattosio segue il grande successo della sua prima pubblicazione Nichel. L’intolleranza? La cuciniamo!, edito nel 2013.

Siete tutti invitati alla presentazione che si terrà giovedi 13 novembre 2014 all’Hotel de la Ville di Monza alle ore 19.

 



April 9, 2014 Newsletter

Siamo stati invitati  al Punto Enel in Via Broletto 4 di Milano, 4 dove ha avuto luogo l’incontro gratuito organizzato da FEDERCASALINGHE   in cui si parlava di intolleranze alimentari. Eravamo presenti con il   Prof. Giuseppe Di Fede e con la Sig.ra Tiziana Colombo.

Il Prof. Di Fede, Esperto in Nutrizione e Docente al Master in Nutrizione Università di Pavia. è  il Direttore Sanitario di  IMBIO ( un Istituto Scientifico   in cui si studiano le  malattie,tenendo in considerazione la storia del paziente , e dove si mettono a punto cure personalizzate, ) ed è Direttore Sanitario di I.M.Ge.P. (Istituto di Medicina Genetica, Preventiva e Personalizzata).

E’ stato presentato ALCAT TEST®, il metodo di diagnosi delle intolleranze alimentari,  e non solo, di cui  si avvale e del quale è stata provata l’efficacia scientifica, metodo grazie al quale è possibile  prescrivere una adeguata terapia personalizzata.

Il tema proposto ha suscitato notevole interessa da parte delle persone presenti che hanno posto innumerevoli domande sia al Prof. Di Fede, che alla Sig.ra Tiziana Colombo, autrice del libro: ” Nichel. L’intolleranza? La cuciniamo! ” volume  in cui , oltre che a proporre 111 ricette rigorosamente nichel free, l’autrice parlato della  sua esperienza di persona intollerante al nichel,   delle difficoltà che ha dovuto affrontare quando ha scoperto  di essere intollerante al nichel, e di quelle  che ha dovuto superare durante il cambiamento delle proprie abitudini alimentari e del proprio stile di vita.

L’interesse al tema delle intolleranze alimentari è stato talmente tanto alto che a grande richiesta è stato chiesto all’Associazione “Il Mondo delle Intolleranze” è stato chiesto di organizzare un nuovo incontro! Di certo sarà fatto…. 🙂

Al termine della manifestazione  il personal chef Alessandro Fantinato ha deliziato il pubblico con un aperitivo molto salutare e senza nichel, glutine e lattosio.
Fotografie: Gabriele Ardemagni


April 4, 2014 Newsletter

Recentemente, alcuni ricercatori hanno evidenziato l’esistenza di una patologia fino a pochi anni fa sconosciuta e che, solo da poco, ha avuto un riconoscimento ufficiale. Mi riferisco alla Systemic Nickel Allergy Sindrome (SNAS). La clinica della SNAS è essenzialmente caratterizzata dalla comparsa di sintomatologia a carico della cute, con eczema da contatto anche in regioni del corpo che invece normalmente non entrano in contatto con il metallo.

Precedenti patch test (test allergologici) positivi per il nichel e l’ orticaria talora associata ad angioedema, disturbi rilevanti a carico del tratto intestinalecon dispepsia, meteorismo, coliche addominali, alvo alterno ( stipsi e dissenteria ), vomito e sintomi da reflusso gastroesofageo. I sintomi si presentano in occasione dell’ingestione di cibi ad alto contenuto di nichel. Pensate che questi sintomi, noi medici clinici attenti al problema delle intolleranze alimentari, li abbiamo osservati da diversi anni e li abbiamo correlati con disturbi legati all’ingestione di alimenti non tollerati. Ma certo, direste voi! Ma nessuno in passato si sarebbe sognato di descrivere tali sintomi e correlarli con il contenuto di nichel negli alimenti, per i soggetti particolarmente sensibili.

La diagnosi risulta più agevole se i sintomi compaiono dopo alcuni anni, nei soggetti con dermatite da contatto ( eczema da contatto ).La prima fase della diagnosi di SNAS è l’anamnesi, la raccolta attenta dei sintomi, le modalità, la frequenza e la durata dei disturbi, la relazione con i cibi e l’introduzione dei cibi ad alto contenuto di nichel, può orientare la diagnosi.

L’Istituto di Medicina Biologica e il suo staff da tempi non sospetti,si occupa di intolleranze alimentari e in particolar modo di intolleranza al nichel e al glutine. La collaborazione con un prestigioso Ente ospedaliero il San Matteo di Pavia, che da anni ci sostienenel campo dell’allergia e intolleranza alimentare, ci ha permesso di raccogliere dati che riguardano le intolleranze alimentari. La diagnostica clinica e di laboratorio è molto importante per porre una diagnosi. Un test determinante per al diagnosi, presente in 52 paesi del mondo, è il Test ALCAT®( Antigen Leucocitary Cellular Antibody Test ). È un test leucocito tossico, computerizzato e automatizzato che si esegue su sangue venoso, quindi occorre un prelievo di sangue e si analizzano quote di alimenti che reagiscono con le cellule del sistema immunitario innato, i Granulociti Neutrofili.

Le risposte che ne derivano, sono reazioni di tre gradi di importanza, dal grado 1,il meno grave, al grado tre, il più grave. Il test ALCAT®permette di ottenere una diagnosi di sensibilità agli alimenti, ponendo un ragionamento di gruppi alimentari che corrispondono agli alimenti risultati positivi al test. Dopo la risposta al test ALCAT®, segue una dieta a rotazione, eliminando quasitotalmente gli alimenti risultati intollerati con un grado di reattività medio alta, lasciando due o tre momenti di dieta libera durante al settimana, in modo da permettere una sorta di recupero del grado di tolleranza, che in qualche modo il paziente ha ridotto nel tempo. Il gruppo di collaboratori e medici, coordinati da IMBIO, ha da tempo raccolto diversi dati, sulle possibili reazioni dovute al cibo, come sostanza considerata “estranea” all’organismo e, messa in relazione con la comparsa di stati infiammatori. Ii sintomi che spesso sono raccolti dai nostri collaboratori, sono i più frequenti, colite, stipsi o dissenteria, mal di testa emicrania, dermatite non allergica fino all’orticaria fino all’artrite.

È da notare come i sintomi regrediscono, dopo una dieta a scarso contenuto di nichel, seguita per alcune settimane. Qualsiasi stato infiammatorio, non dovuto a cause specifiche o malattie diagnosticabili clinicamente e con analisi di laboratorio, è da ricondurre ad uno stato di “sollecitazione” infiammatoria dovuta dal cibo.
Di seguito potete osservare la raccolta dei dati da parte della dottoressa Cecilia Pedroni, del Master in Nutrizione Umana, Univ. Di Pavia e collaboratrice di IMGEP ( Istituto di Medicina Genetica Preventiva, di Milano ), coordinato dalla Dottoressa Carassai Paola, evidenzia come i dati sono a favore di un’ aumento della sensibilità al nichel degli alimenti.
Nei grafici che seguono viene mostrata la distribuzione dei pazienti IMGeP che hanno eseguito l’ALCAT TEST suddivisi per i Gruppi Alimentari di intolleranze: nichel, salicilati, lieviti, latte e derivati, frumento e nessuna/altro.

Recentemente abbiamo partecipato alla stesura di un libro “Nichel. L’intolleranza? La cuciniamo”  Edito da Silvana Editore, con Tiziana Colombo, scrittrice e cuoca provetta. Nel testo si racconta il percorso clinico e diagnostico dell’intolleranza al nichel in modo piacevole e leggero, fino ad arrivare alla parte più importante, le 111 ricette, di piatti prelibati, con foto che li descrivono, tutte in originale che permettono di cucinare prelibatezze di alto livello, sena alimenti contenenti nichel. Una specie di guida dell’intolleranza al nichel, che ha colmato un vuoto, dando l’opportunità di avere una soluzione al problema intolleranza.

Il gruppo di lavoro di IMBIO e IMGEP è da sempre attento al problema intolleranza e alla ricerca di nuovi sistemi di diagnosi, che ci permettono di trovare al causa e la soluzione ai problemi legati alle intolleranze alimentari.

 



October 5, 2013 RASSEGNA STAMPA

Consigli pratici e 111 ricette per unire la salute al gusto: Intervista a Tiziana Colombo e domande/risposte introduttive al professor Giuseppe di Fede – Direttore Sanitario di IMBIO, Direttore Sanitario di I.M.Ge.P. (Istituto di Medicina Genetica, Preventiva e Personalizzata), prof. a.c. in Nutrigenomica presso l’Università di Pavia e vicepresidente di ARTOI (Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate), specialista in nutrizione e dietetica clinica, in medicina genetica preventiva, in ipertermia oncologica e immunoterapia

Milano, 21 maggio 2013: Intervista a Tiziana Colombo e domande/risposte introduttive al professor Di Fede

Prof. Giuseppe di Fede, ultimamente si sente spesso parlare di intolleranze….che cosa sono, e che differenze ci sono con le allergie

Per intolleranza alimentare si intende una reazione avversa dell’organismo verso alcuni alimenti o additivi, conservanti alimentari, lenta nel tempo e che puo’ coinvolgere diverse parti dell’organismo come intestino, stomaco, pelle.
Mentre nell’allergia c’è una reazione immediata, dopo aver ingerito un alimento,(esempio mangio una fragola e ho un immediata reazione con bolle sulla pelle), nell’ intolleranza invece c’è una reazione avversa più prolungata
nel tempo verso un alimento o un gruppo di alimenti che possono appartenere alla stessa famiglia alimentare (ad. esempio le solanacee: pomodoro, melanzana, peperone, patata), lenta nel tempo e soggetta ad accumulo, con introduzione frequente anche quotidiana dei cibi.
Può dare quindi fastidi continui, a volte silenti, o a volte con chiari sintomi di malessere come: coliti, stipsi, cefalea, mal di stomaco, dermatiti e cistiti o candidosi ricorrenti.

Ci sono analisi specifiche per testare e individuare sia le allergie che le intolleranze alimentari?
Le allergie alimentari si possono testare con i Rast degli alimenti.
Per le intolleranze alimentari invece c’è molta confusione, in quanto i test oramai li fanno tutti, dalla farmacia alla erboristeria, con mezzi a dir poco
fantasiosi senza dare un servizio concreto e affidabile all’utente che, del tutto sprovveduto, accetta l’esito del test eseguito e nella maggioranza dei casi, non riceve le spiegazioni adeguate al risultato generando delle serie problematiche di gestione dell’alimentazione.
Un solo test, riconosciuto sia come metodica di analisi che per gli estratti alimentari, è il test Alcat.
Noi usiamo ALcat test che è l’unico test riconosciuto dalla Food and Drug amministration Americana, l’unico ente che riconosce sia i test che le apparecchiature ed anche lo stesso sistema. Alcat è un test citotossico automatizzato che si effettua utilizzando una apposita macchina da laboratorio dedicata e si esegue tramite un prelievo di sangue venoso.
La possibilità di eseguire i test su alimenti, conservanti, additivi, funghi e muffe offre un certo vantaggio nell’indagine diagnostica una volta che i test tradizionali non hanno dato la risposta al problema clinico. Alcat esiste da oltre 15 anni, ed è utilizzato in 52 paesi del mondo.
Noi abbiamo una media di circa 2500 test all’anno effettuati su pazienti che cercano nel test Alcat la risposta e la risoluzione al loro problema.

Quali sono le intolleranze che riscontrate maggiormente negli ultimi tempi?
Ogni giorno, su un campione medio di circa una quindicina di persone, almeno 2 su 5 risultano intolleranti al frumento e al glutine, poi seguono intolleranza al latte e derivati, e una parte risulta intollerante al nichel.

Come è nata la vostra collaborazione con Tiziana Colombo meglio conosciuta nel web come “nonna paperina”?
Tiziana è una mia paziente e visto che, con la mia compagna Paola Carassai, erano anni che cercavamo una collaboratrice che ci portasse avanti il progetto delle ricette di cucina adatte per chi soffre di intolleranze alimentari, e non solo, parlando con lei ci siamo trovati subito in linea. Abbiamo gli
stessi pensieri, la stessa volontà e soprattutto la serietà nel dare una corretta informazione alla gente, che ha problemi di intolleranze alimentari in famiglia e quindi nella cucina di tutti i giorni.

Ora chiediamo direttamente a Tiziana perché ha deciso di scrivere questo libro.
Tiziana:
Questo libro nasce per una ragione molto semplice: è un’insieme di informazioni che non sono mai riuscita a trovare quando mi servivano. Cercavo ricette appetitose e immagini attraenti, dalle quali trasparisse empatia verso le persone con intolleranze alimentari e le loro difficoltà
quotidiane, cercavo idee per proporre dei piatti che tutti potessero condividere, senza neanche rendersi conto che erano “per malati” privi di nichel.
Cercavo informazioni sui prodotti nuovi che dovevo cominciare a mangiare e avevano per me nomi assurdi: quinoa, amaranto, soia, gomasio, etc.

Cercavo notizie su questo problema, consigli e tanto altro e saltavo come una palla rimbalzina da un sito all’altro. Allora è nato il progetto ambizioso di provare a riunire più informazioni, dati e ricette possibili per aiutare chiunque ha il mio stesso problema.
Il percorso che mi ha portata a prendere coscienza di quanto le allergie e le intolleranze incidano sulla vita delle persone e come conviverci al meglio è simile a quello di molti altri.

Quando mi è stata riscontrata l’intolleranza al nichel prima, e al lattosio dopo, mi è crollato il mondo addosso.
L’idea che alimenti generalmente innocui potessero essere dannosi per il mio organismo mi faceva stare peggio.
All’improvviso, le pietanze preferite si sono trasformate in un percorso minato. Le persone, lo si percepisce, sono realmente spaventate all’idea di invitarci a casa loro. Ho impiegato parecchio a capire ciò che dovevo sapere e come fare per spiegarlo agli altri, in particolare a mia suocera e a mio figlio Stefano. L’unica persona che mi ha sostenuto moralmente fin dall’inizio è stata mia sorella Maria Grazia a cui dedico questo risultato.

Non era un’artista in cucina, ma si impegnava a preparare piattini invitanti e gustosi da mangiare proprio per farmi capire che il mondo non era finito con la mia intolleranza…
Tuttavia, mi sono ben presto resa conto che non sono sola. Ho scoperto quanti “nichelini” hanno il mio stesso problema. Dalla condivisione delle mie esperienze sono emerse problematiche simili, non ultima la difficoltà di spiegare agli altri quali siano i problemi e come chiedere il loro aiuto.

Dalla mia esperienza fatta prima di giungere alla diagnosi dell’intolleranza, e dalla conseguente necessità di cominciare ad alimentarsi in maniera diversa, ho capito quanto ogni momento, all’apparenza drammatico, che ti si presenta nel cammino della vita, sia un’occasione per mettersi in gioco, per conoscere i punti forti del proprio carattere.
Ho pensato spesso di non farcela, ma dopo il percorso di conoscenza costruito, dopo gli studi effettuati in materia e dopo tutti i consigli ottenuti dal “mio Prof”, ho ricominciato a credere in me e ora mi sento capace di affrontare tutto.
È’ stata un’esperienza che mi dato modo di riamare la vita perché mi ha concesso la scoperta di questa forza interiore e di questa convinzione di
me, questo amore per la vita. I miei ricordi di momenti tristi che sono passati mi hanno insegnato molto.
Devo dire che un aiuto l’ho avuto anche dal sito di cucina http://www.nonnapaperina.it che ho aperto anni fa. Quando mi hanno riscontrato l’intolleranza non pubblicavo più ricette, mangiavo solo riso in bianco e bistecche ai ferri con insalata. Poi un giorno mio marito mi ha convinto a
provare a cucinare qualche ricetta adattandola al mio problema, altrimenti cosa avrebbero potuto pensare gli affezionati fan di Nonna Paperina? E così ho fatto!
Comunque ora riesco a mangiare bene, e stare bene con me stessa e gli altri, e questo è importante! Ho scoperto nel mio percorso ricette davvero deliziose e quando dicevo, perché ora non lo faccio più, “non so se può piacervi” oppure “l’ho fatto per poterlo mangiare anche io” mi guardavano come un’extraterrestre…
La cucina o la ami o la odi. E quando la ami non c’è nulla e niente che ti può far rinunciare a lei. In tutto ciò che fai, in tutti i momenti liberi, trovo sempre un motivo e un’occasione per pensare a un piatto, un ingrediente, una ricetta.
Ogni momento libero che ho è un’occasione per creare, sperimentare, provare una nuova ricetta.
E il momento più bello è quando ciò che ho creato, aggiungendoci sempre quell’ingrediente magico che è l’amore, lo condivido con gli altri.
Aspetto con ansia il loro giudizio, le loro parole, con la paura di aver fallito, di non essere riuscita a soddisfare le loro aspettative.
Sì, perché non si cucina mai un piatto per sé stessi, ma per poterlo condividere con gli altri, per riuscire a donare a chi ti stima un po’ del tuo amore. La mia idea è che chi mangia i piatti che preparo possa avere una percezione assoluta della passione con cui preparo le mie ricette e con cui vengono servite.
Questa filosofia è condivisa anche da Paola e Giuseppe, che mi hanno convinto a mettere insieme le mie idee e cucinare i piatti da divulgare a chi ha lo stesso mio problema.
Le nozioni e le ricette contenute in questo libro sono frutto di informazioni derivate da studi e testi specializzati. Non hanno lo scopo di diagnosticare o fare prescrizioni per patologie mediche o psicologiche, né sostengono o pretendono di prevenire, trattare, mitigare o guarire tali condizioni.
Per un parere medico o altre informazioni specifiche, consultate uno specialista, meglio se vi recate presso l’Istituto di Medicina Biologica (Imbio) dove è possibile diagnosticare l’intolleranza al nichel tramite ALCAT, il test che consente anche di verificare la sensibilità agli additivi alimentari compreso il nichel solfato.
I risultati di ALCAT Test permettono, inoltre, di mettere a punto un iter terapeutico personalizzato, che prevede un regime alimentare adeguato, e
una terapia di supporto a scopo desensibilizzante e detossificante.

IL LIBRO DI TIZIANA COLOMBO
L’intolleranza? La cuciniamo!
Consigli pratici e 111 ricette per unire la salute al gusto
di Tiziana Colombo
collana La cucina di Tiziana
90 illustrazioni a colori
cartonato
EAN 9788836626618
€ 20,00

Per informazioni:
www.silvanaeditoriale.it


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