Articoli

Tutto sul nostro settore


Per mantenersi in linea è necessario dormire bene: se dormo poco e male tenderò ad accumulare grasso. 

Rivalutiamo il sonno e non solo nella quantità. Per mantenersi in linea è necessario dormire bene.
Dormire poco fa accumulare grasso? La risposta è sì. La colpa è dei nostri ormoni.

Non basta riposare dalle 7 alle 8 ore a notte: diventa fondamentale il modo in cui si riposa.
I fattori importanti a cui prestare attenzione sono la quantità e la qualità del sonno.

Come valutarli entrambi è molto semplice; se al risveglio si ha la sensazione di non essere ancora pronti per iniziare la giornata, vuol dire che non si è recuperato a sufficienza nelle ore notturne. Bisogna mantenere il metodo, il ritmo e la costanza delle ore di sonno: dormire 5-6 ore durante la settimana e tentare di recuperare durante il weekend non è una scelta produttiva.

Quali sono le conseguenze di un cattivo sonno?

Alcuni studi e ricerche scientifiche hanno evidenziato come la scarsa quantità e qualità del sonno fanno aumentare il rischio di insulino-resistenza, di obesità, di sindrome metabolica e di diabete di tipo 2 (alimentare) provocando l’accumulo di grasso a livello addominale; zona in cui si localizza il meccanismo cortisolo-insulina.

Il cortisolo, conosciuto come “ormone dello stress”, è fondamentale per il nostro organismo: senza ci saremmo estinti. Ha un ritmo circadiano, ovvero alto nelle prime ore del mattino, calante durante il giorno, e raggiunge il picco minimo in tarda serata.

Pensi di avere livelli alterati di cortisolo? Puoi scoprilo con un test su saliva, semplice e non invasivo

Stare svegli fino a tardi altera i ritmi biologici di questo ormone. Il corpo, come meccanismo di difesa e protezione a questa forzatura oraria, libera zucchero nel sangue con conseguente eccessiva produzione di insulina da parte del pancreas e l’aumento di grasso viscerale.

Quali sono i consigli per riposare meglio?

Ci sono alcuni accorgimenti che possono aiutare a normalizzare il ciclo sonno-veglia e regolarizzare i livelli di cortisolo nell’organismo. La Dott.ssa Giulia Temponi, biologa nutrizionista, ce ne suggerisce alcuni:

Regolarizza i ritmi del sonno

  • Vai a letto sempre alla stessa ora
  • Non utilizzare dispositivi elettronici prima di andare a letto

Non sovraccaricare la digestione

  • Evita pasti pesanti alla sera
  • Seleziona la qualità del cibo, evitando alimenti che infiammano l’organismo (farine bianche o raffinate, grassi, fritti)
  • Non saltare mai i pasti
  • Mangia piano, evitando di accumulare gonfiore che richiama spasmodicamente la voglia di carboidrati”

Cosa significa riposare davvero? Quali sono i vantaggi di un sonno riposante. 

Dormire non vuol dire tagliare completamente i ponti con la realtà o “spegnersi”, anzi, il nostro sonno è un fenomeno attivo che svolge diverse funzioni nell’ambito della conservazione delle nostre funzioni cognitive, della nostra competenza immunologica, nella protezione cardiovascolare e nella riparazione dei tessuti.

Un buon sonno inoltre stimola la perdita di peso, fa funzionare bene il nostro metabolismo e aumenta un ormone: la Leptina che favorisce il senso di sazietà e dunque aiuta a dimagrire.

Rispettando il ciclo sonno e veglia si mantiene quindi un equilibrio metabolico che è fondamentale per perdere i chili di troppo sempre il tutto supportato a un corretto stile di vita ed abitudini alimentari.

Quali sono gli alimenti per dormire meglio?

In nostro soccorso ci sono cibi in grado di rilassare l’organismo, e ai quali si possono associare alcuni rimedi naturali per l’insonnia. i più noti sono:

  • Cereali integrali (ricchi di Magnesio)
  • Uova
  • Frutta secca
  • Salmone
  • Pesce azzurro
  • Legumi
  • Tisane rilassanti
  • Alcune verdure come il radicchio rosso, la zucca e il cavolo.

Dott.ssa Giulia Temponi
Biologo nutrizionista

Riferimenti: Cortisolo, Sonno, Riposare bene
Redattore: Dott.ssa Giulia Temponi


December 29, 2020 Articolodieta e nutrizione

Perdere peso non significa necessariamente dimagrire. Il primo segreto per migliorare davvero il fisico? Non guardare la bilancia!

Lo sapevate che è possibile dimagrire senza perdere peso?
Molti di noi sono ossessionati dai numeri, quelli della bilancia in particolare. In realtà la bilancia può essere fuorviante, perché quello che conta in un processo di dimagrimento è la qualità, ovvero la composizione corporea.

La perdita di peso non corrisponde sempre alla perdita di grasso. Un corpo tonico e in salute, oltre a farci sentire meglio, brucia anche più energie.

È da sfatare il mito che grasso e muscolo pesino l’uno più dell’altro: 1 kg è sempre 1 kg!
In questo caso ciò che cambia è il volume, infatti 1 kg di grasso occupa molto più spazio rispetto all’equivalente peso di muscolo ed è per questo che a parità di peso la nostra forma fisica può migliorare e risultare più efficiente.

Quello che dovremmo voler ottenere durante un processo di dimagrimento non è soltanto una cifra in meno sulla bilancia, quanto una trasformazione della massa grassa in massa muscolare, nello specifico un miglioramento molto significativo dello stato di forma.

Come faccio a dimagrire e migliorare il mio stato di forma?

Innanzi tutto è fondamentale intervenire sull’alimentazione. Inutile privarsi di alcuni alimenti o saltare i pasti, perché per ottenere un dimagrimento giusto ed efficace bisogna seguire una corretta alimentazione con una dieta varia, equilibrata e personalizzata sulle nostre esigenze.

Scopri ALCAT® l’unico test per le intolleranze riconosciuto dalla Food & Drug administration

L’attività fisica, anche blanda, è importantissima per migliorare il metabolismo ed incrementare i nostri livelli di energia.

Immaginiamo il nostro corpo come una macchina: se è alimentato con il giusto carburante e la batteria è funzionante e attiva, carburando consuma di più (metabolismo più veloce) e produce più energia (sviluppa massa muscolare comunemente conosciuta come massa magra)

Come faccio a misurare il mio dimagrimento? 

I primi miglioramenti li possiamo notare non tanto sulla bilancia, quanto sugli indumenti che indossiamo abitualmente, sulla sensazione di benessere e forza che si avverte e anche sull’umore.

La bilancia è semplicemente una sorta di calcolatrice che somma quello che è presente nell’organismo senza tener conto della qualità effettiva. Spesso è uno strumento ingannevole che va quindi utilizzato in maniera e in tempistiche corrette.  Ecco come usare la bilancia nel modo più efficiente.

Mai pesarsi tutti i giorni! Le eventuali variazioni di peso sono legate ai liquidi, che sono soggetti a oscillazioni dovute alle azioni quotidiane e non (digestione, funzionalità intestinale, stress, attività fisica / sedentarietà, cambi di temperatura, etc.). L’informazione che otteniamo non è indice di dimagrimento, ma delle oscillazioni quotidiane di peso.

Non pesarsi il giorno dopo lo “sgarro”. Pesarsi la mattina successiva ad un pasto libero è inopportuno. Anche in questo caso, la digestione un po’ più prolungata dovuta ad un pasto più impegnativo e pesante comporta una maggiore produzione di liquidi, necessari per compiere i processi di assorbimento dei vari cibi e questo influisce sul numero indicato sulla bilancia.
E non bisogna preoccuparsi della variazione di peso, in questo caso, in un’ottica di un corretto stile alimentare non è il pasto libero a lasciare strascichi sul lungo termine.

Non pesarsi più di una volta a settimana. Il suggerimento è quello di pesarsi non più di una volta ogni 7 /15 giorni, cercando di mimare le condizioni della pesata precedente. L’ideale è al mattino a digiuno e non dopo un eventuale sgarro.

Quali sono i limiti della bilancia?

La classica bilancia non fornisce indicazioni sull’effettiva variazione qualitativa del peso, in quanto eventuali cali potrebbero essere associati esclusivamente ai liquidi o peggio ancora alla massa muscolare. Questo non sarebbe affatto un aspetto incoraggiante.

In molti casi la perdita di massa grassa può essere accompagnata da un aumento della massa muscolare (che occupa meno spazio) e questo potrebbe portare a delle oscillazioni di peso dal punto di vista numerico molto lievi se non addirittura nulle.

Dunque è possibile che in un processo di dimagrimento efficiente il peso resta invariato.

Queste situazioni generano spesso uno sconforto che portano la persona ad entrare in conflitto con la bilancia e con la dieta. L’ossessione con la bilancia e con il peso può assolutamente risultare dannosa per il il proseguimento della dieta e per la salute psico-fisica del soggetto. In questo caso è consigliato non pesarsi affatto, proseguire con un corretto stile alimentare associato a della attività fisica e misurare i propri miglioramenti con delle foto o con il centimetro da sarto.

La BIA (bioimpedenziometria) per la misurazione della qualità della massa corporea

Un importante aiuto per decifrare meglio la situazione delle variazioni di peso può essere l’utilizzo della bioimpedenziometria (BIA), una tecnica rapida e non invasiva che permette di misurare la composizione corporea.

La misurazione viene effettuata da uno specialista tramite la semplice apposizione di quattro elettrodi (adesivi da disporre su mani e piedi). Il dispositivo è in grado di misurare i valori bioelettrici di Resistenza (abbinata ai liquidi corporei) e Reattanza (abbinata ai solidi corporei) presenti nel corpo umano.  Un programma su computer elabora i dati e permette di ottenere un’analisi completa in grado di discriminare se le oscillazioni di peso sono imputabili ai fluidi, alla massa cellulare o al grasso.

Massa magra (massa cellulare), massa grassa ed idratazione corporea 

La massa cellulare comprende tutte le cellule viventi ed è la componente metabolicamente attiva dell’organismo, ovvero ciò che produce energia nell’organismo. E’ responsabile delle funzioni vitali dell’organismo. Le proteine di struttura e di funzione del corpo fanno completamente parte della massa cellulare, che rappresenta una grandezza fondamentale da cui derivare la situazione fisiologica e lo stato di nutrizione dell’individuo.  Dalla massa cellulare si determina con grande precisione il metabolismo basale, ovvero il consumo dell’organismo a riposo, necessarie per svolgere puramente le funzioni vitali.

La massa grassa è composta da lipidi, ovvero grasso essenziale e tessuto adiposo.

Il corpo umano è costituito per circa due terzi da acqua, suddivisa nei compartimenti extracellulare ed intracellulare. Uno stato d’idratazione ben bilanciato è la prima condizione per un buon funzionamento del metabolismo e stato di salute.

L’importanza dell’acqua nella dieta 

Per questo un corretto apporto d’acqua è fondamentale per migliorare l’attività metabolica e quindi perdere peso correttamente.

Per la valutazione dello stato di idratazione, la sola quantità dell’acqua non è determinante: è la ripartizione tra acqua extracellulare e acqua intracellulare che determina gli stati di normo / iper/ disidratazione, fondamentali per capire lo stato metabolico del soggetto, ma più in generale lo stato di salute e la capacità antinfiammatoria dell’organismo.

La BIA risulta quindi veramente utile per identificare il dimagrimento corporeo e discriminare tra perdita di peso e perdita di grasso, vero dilemma di ogni persona e indicazione reale del fatto che il soggetto abbia un corretto stile di vita.

Affidarsi ad un professionista che sappia personalizzare la nostra dieta inoltre è importante per riuscire ad ottenere risultati concreti e migliorare il nostro stato di forma e di salute. Ricordiamoci sempre che una dieta sana, varia ed equilibrata è il metodo migliore di prevenzione.

Contatta subito il nostro biologo nutrizionista per una misurazione


Dott. Alessio Tosatto

Biologo Nutrizionista

Riferimenti:  Alimentazione, Dieta, Misurazione Bioimpedenziometrica
Redattore: Dott. Alessio Tosatto

Copyright by IMBIO 2017. All rights reserved.