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March 30, 2008 Newsletter

3° CONGRESSO INTERNAZIONALE DI MEDICINA PREVENTIVA ED HEALTHY AGING
Milano, 07-08 Marzo 2008
Centro Congressi Hotel Meliã

Venerdì 7 Marzo, 2008

08.30-09.00 Registrazione degli iscritti

09.00-09.20 CERIMONIA D’APERTURA – Discorsi di benvenuto

09.20-11.45 1a SESSIONE – GENERAL SESSION
L’OROLOGIO BIOLOGICO: ENDOCRINO E NEUROSENESCENZA
Presidenti: C. Dalle – G. Testolin – V. Calabrese
Moderatore: D. Galimberti

09.20-09.35 Paleo-dieta e ormoni – G. L. Pazzaglia

09.35-09.50 Patologie androgeniche nella donna – E. Paglia

09.50-10.05 Qual’è il futuro della terapia sostitutiva con il DHEA? – A. Polimeni

10.05-10.20 Il GH nella pratica clinica – C. Dalle

10.20-10.35 Stress ossidativo e neurodegenerazione, il ruolo dell’acido alfa-lipoico
L. Secondini

10.35-10.50 Strategie motorie, nutraceutiche e cosmeceutiche antinvecchiamento
F. Marzatico – S. Giardina – B. Marzani M. Negro

10.50-11.05 Malattia di alzheimer e genetica dell’infiammazione: un approccio farmacogenomico – C. Caruso – G. Candore – S. Vasto

11.05-11.20 Genetica e prevenzione in oncologia – M. Klentze

11.20-11.40 LECTIO MAGISTRALIS:
Melatonina: prospettive in gerontologia e in oncologia
V. Anisimov – I.G. Popovich – M.A. Zabezhinski – G.M. Vesnushkin – I.A. Vinogradova

11.40-11.45 Discussione

 

12.00-14.10 2 a SESSIONE
In collaborazione con l’Assessorato alla Salute del Comune di Milano
STILE DI VITA PER UN VERO E PROPRIO “BEN ESSERE” E HEALTHY AGING
BIOTECONOLOGIE – GENOMICA – NUTRIZIONE – NUTRIGENOMICA

Presidenti: M. Klentze – M. Carruba – A. Polimeni
Moderatore: S. Govoni

12.00-12.18 Farmaci e memoria: il confuso confine tra benessere e terapia – S. Govoni

12.18-12.33 Prof. Carruba

12.33-12.48 Infiammazione nelle malattie degenerative croniche e dieta antinfiammatoria
A. Battezzati – G. Testolin

12.48-13.03 Il concetto di skindeep nel well-aging – parte I
A. Caputo – P. Nicolini – G. Zanardi – M.G. Di Russo – M. Belmontesi

13.03-13.18 Implicazioni per la salute nel sovrappeso e nell’obesità negli anziani: quando iniziare la prevenzione?
S. Bertoli – G. Testolin

13.18-13.33 Profili di rischio predittivi di malattia – F. Licastro

13.33-13.48 Genomica e nutrigenomica e per il successo della pratica clinica
A. Lorenzetti – F. Marotta – P. Marandola

13.48-14.05 LECTIO MAGISTRALIS:
Genomica ed invecchiamento – M. Klentze

14.05-14.10 Discussione

 

 

15.00-16.45 3 a SESSIONE – GENERAL SESSION
INVECCHIAMENTO: STRATEGIE NUTRIZIONALI E STILE DI VITA
Presidenti: S. Rattan – C. De Jaeger – V. Anisimov
Moderatore: C. Caruso

15.00-15.12 Meccanismi molecolari, microcircolazione e matrice extracellulare
F. Albergati

15.12-15.30 Equilibrio acido base e invecchiamento: stato dell’arte – S. Berkemeyer

15.30-15.48 Equilibrio acido base – G. Mc Gregor

15.48-16.00 Trattamento dietetico alcalinizzante nell’acidosi in età pediatrica
L. Proietti

16.00-16.20 Stress e conseguenze neuro-endocrino immunologiche – A. Wolf

16.20-16.40 LECTIO MAGISTRALIS:
Scienza dell’invecchiamento: principi, pratica e problemi –
S. Rattan

16.40-16.45 Discussione

 

 

16.55-18.50 4 a SESSIONE – GENERAL SESSION
ESERCIZIO FISICO, STRESS OSSIDATIVO ED INVECCHIAMENTO
Presidenti: A. Wolf – Y. Seki – E. L. Iorio
Moderatore: L. Di Renzo

16.55-17.10 Vitageni nella Medicina Antiaging – V. Calabrese

17.10-17.30 Sarcopenia e invecchiamento – C. De Jaeger

17.30-17.45 Fatigue hardening is the key mechanism of aging and diseases.
Physical-chemical softening of biological tissues is the only way for long life span without diseases –
V. P. Kisel

17.45-18.00 Ruolo della valutazione dello stress ossidativo nell’healthy aging e nella medicina preventiva – Y. Seki

18.00-18.15 Attività anaerobica e healthyaging : il metodo B.I.I.O quale allenamento di elezione – F. Balducci

18.15-18.25 La cellulite: patologia e problema estetico che si combatte a tavola
M. Cataldo

18.25-18.40 Discussione

19.00 Conclusione dei lavori di venerdì 7 marzo 2008

Sabato 8 Marzo, 2008

08.30-09.00 Registrazione degli iscritti

9.10-11.05 5a SESSIONE
STRESS E GESTIONE PSICOLOGICA. MOLECOLE NON CONVENZIONALI E
INVECCHIAMENTO

Presidenti: B. Renzi – N. Tamburlin – L. Merati
Moderatore: F. Marotta

09.10-09.23 Malattia di La Peyronie: aspettative e soddisfazioni a distanza da un punto di vista psicologico – L. Rivolta

09.33-09.46 Effetti elettroencefalografici e cognitivo comportamentali dei suoni primordiali e loro correlazioni anatomo funzionali, in medicina preventiva ed healthy aging – B. Renzi

09.46-10.00 Studi sull’utilizzo del Cordyceps Sinensis nelle performance e nel trattamento dello stress ossidativo – S. Cazzavillan

10.00-10.13 Miglioramento della qualità di vita e della prognosi quoad vitam in pazienti affetti da IBS: omotossicologia, fiori di Bach, ipnosi, farmacologia
L. Merati – B. Mantellini – F. Pierazzuoli

10.13-10.28 Dr.ssa Di Renzo

10.28-10.43 Andropausa – C. Dalle

10.43-11.00 Discussione

 

 

 

11.20-14.10 6 a SESSIONE
DEVICES, MEDICINA ESTETICA E INVECCHIAMENTO
Presidenti: A. Polimeni – F. Rinaldi – M. Belmontesi
Moderatore: A. Massirone

11.20-11.33 Fotomodulazione mitocondriale nel trattamento preventivo dell’invecchiamento – M. Ceccarelli

11.33-11.45 Luci artificiali a confronto: laser ablativo frazionale e luci a diodi
E. R. Battisti

11.45-11.57 Approccio della chirurgia mini invasiva nelle variazioni morfodinamiche del volto: nuove tendenze – P. P. Rovatti

11.57-12.10 Autotrapianto di capelli: il vero antiaging del cuoio capelluto – F. Buttafarro

12.10-12.22 Concetto di dermonutrizione nell’antiaging – M. G. Di Russo – M. Belmontesi

12.22-12.35 Più frecce nel centro del bersaglio: una proposta di approccio completo all’invecchiamento cutaneo – F. Rinaldi – M. Castiglioni

12.35-12.48 Come raggiungere la bellezza della pelle utilizzando vitamine e ormoni
M. Tutino – A. Postorino – N. Locorotondo – A. Polimeni

12.48-13.00 BPA: Bio Preventive-Aging: valutazione di un pool di sostanze per rivitalizzazione cutanea con effetto antiossidante. Valutazione strumentale: D-ROM Test e Check-up cutaneo
N. Tamburlin – G.P. Baruzzi – F. Fuino – M. Mariotti M. Triulzi – A. Massirone

13.00-13.12 Il concetto di skindeep nel well-aging – Parte II
M. Belmontesi – M.G. Di Russo – A. Caputo – P. Nicolini – G. Zanardi

13.12-13.27 Dr. Iorio

13.27-13.40 Fillers o intervento? Le opzioni e le scelte del chirurgo plastico
A. Peroni Ranchet

13.40-13.55 Il percorso di resurfacing medico estetico – A. Massirone

13.55-14.10 La nuova frontiera dell’healthy aging: dagli studi sulla restrizione calorica alle moderne strategie nutrigenomiche – A. Polimeni

 

 

15.00-17.15 7a SESSIONE
NUTRACEUTICI, BENESSERE ED INVECCHIAMENTO. COMUNICAZIONI LIBERE
Presidenti: J. D. Fauteck – M. Tutino – B. Mantellini
Moderatore: F. Albergati

15.00-15.20 Chronobiology: un nuovo modo per rendere perfetta la terapia contro l’invecchiamento oggi – J. D. Fauteck

15.20-15.35 Alkylglycerols! What vikings, astronauts – and you – have in common!
H. Cederberg

15.35-15.45 Valutazione dinamica del terreno biologico e di alcuni markers di invecchiamento dopo l’utilizzo di sat terapia
G. P. Baruzzi – M. Binda – C. Marzetti

15.45-15.58 Potentiale utilità dell’estratto di Ginkgo biloba nell’healthy ageing e in medicina preventiva – E. L. Iorio

15.58-16.11 Obesità: ruolo del riequilibrio psico-somatico sull’efficacia del trattamento dietetico
L. Merati – F. A. Barbagelata – R. Ercolani

16.11-16.23 Nuovi sviluppi nelle strategie anti invecchiamenti negli ultimi anni
G. Di Fede

16.23-16.36 Nutraceutica, nutrigenomica e cuore – A. Vanotti

16.36-16.48 Revisione dei light-based treatments nell’invecchiamento cutaneo: dalla classificazione di glogau alla proposta delle strategie più indicate
E. Sorbellini – F. Rinaldi

16.48-17.00 Tipologie e criticità delle preparazioni galeniche sterili nelle terapie e trattamenti antiaging – M. Metalla

17.00-17.12 Tecniche combinate nel ringiovanimento facciale. Il mio approccio
M. Tutino

17.12-17.15 La creatività nell’anziano – E. Borghi

17.15-17.25 Discussione

17.30 Conclusione dei lavori 3° CONGRESSO INTERNAZIONALE DI
MEDICINA PREVENTIVA ED HEALTHY AGING



June 1, 2006 Newsletter

Perdere peso, prevenire malattie, vivere più a lungo e meglio. Sono le promesse della nutrigenomica. Ora con tanto di test genetico personalizzato.Nel variegato panorama delle diete si affaccia una nuova tendenza, destinata a rivoluzionare i programmi alimentari “standardizzati”: la “dieta del Dna”. Il settore di ricerca è nutrigenomica, che studia le relazioni tra alimentazione e metabolismo, per realizzare un regime nutrizionale personalizzato, tarato sul corredo genetico di ogni persona. In più, esplora la suscettibilità dell’organismo di sviluppare malattie multifattoriali, come quelle cardiovascolari, l’aterosclerosi, il diabete o le neoplasie, determinate dall’interazione genetica-ambientale.

La ricerca scientifica
La nutrigenomica, insieme a proteomica e farmacogenomica, è uno dei campi d’applicazione dei risultati scaturiti dal Progetto genoma umano. Il 99,9 per cento del Dna è uguale per tutti gli uomini. La restante porzione presenta minuscole variazioni, gli Snp (Single nucleotide polymorphism), le “impronte digitali” della doppia elica, che rendono diversi nell’aspetto esteriore e nella risposta all’ambiente, ai trattamenti farmacologici e agli alimenti. Ciò spiega, ad esempio, perché c’è chi mangia in abbondanza cibi ricchi di lipidi senza mettere su un filo di grasso, e chi invece non può nemmeno immaginarli che ingrassa. Oppure, la ragione per cui chi assume alimenti ricchi di grassi non sempre sviluppa malattie cardiache. Dai geni, infatti, dipende la velocità e l’efficienza del metabolismo. Alcuni, però, non servono a metabolizzare direttamente i nutrienti, ma vengono regolati da questi e sono legati all’esordio, o al grado di severità, di una patologia. “L’espressione genetica può avere effetti positivi o non corretti, a seconda di fattori influenzanti, come alimentazione, ambiente (inquinamento, radiazioni solari, fumo, ecc), psiche e predisposizioni personali. Qui entra in gioco la nutrigenomica, disciplina che fa luce su queste interconnessioni e consente di creare un profilo alimentare personalizzato, che ottimizza le risorse e migliora la qualità della vita”, sostiene Giuseppe Di Fede, medico chirurgo e direttore dell’Istituto di Medicina Biologica di Milano, e dell’Istituto di Medicina Genetica Preventiva Personalizzata.
Senza dimenticare i “fondamenti” di una sana alimentazione.
Scoprirsi geneticamente protetti dall’effetto dei grassi, ad esempio, non deve incoraggiare a fare il pieno di burro, maionese, fritto, hamburger…

Alla base: il poliformismo genetico
Il genoma umano è rappresentato da numerose molecole, “pezzettini” di DNA presenti in ogni singola cellula. Il DNA, a sua volta, è strutturato in singoli geni, che codificano l’informazione per la sintesi di sequenze di aminoacidi, i costituenti delle proteine, indispensabili allo svolgimento della vita. I geni, quindi, sono i garanti del funzionamento metabolico e i principali responsabili delle risposte all’ambiente. Cosa accade quando il meccanismo s’inceppa? Perché il gene “operaio”, per usare una metafora, incrocia le braccia e si rifiuta di lavorare? La ragione va ricercata nel polimorfismo, ossia la possibilità di un gene di esistere in molteplici forme ed esprimersi in maniera diversa per ogni individuo. “In alcuni individui, l’attività dei geni e di conseguenza delle proteine prodotte è normale, in altri con particolari polimorfismi può condizionare modifiche del metabolismo e di conseguenza avere delle condizioni fisiologiche che possono portare all’esordio di una malattia. Ad esempio, se il benzopirene, sostanza tossica contenuta nel fumo, non è neutralizzato dall’eliminazione ordinata dal gene preposto, si accumula nell’organismo e diventa cancerogeno”, afferma Di Fede.

Il test genetico personalizzato
L’approccio è in funzione della “prevenzione personalizzata”, che aiuta a proteggersi da malattie causate dall’ambiente e dagli effetti collaterali di farmaci, cibi, integratori alimentari non idonei al proprio metabolismo.
Finalità
Indica se il tenore di vita è compatibile con le capacità genetiche della persona e, attraverso la prescrizione, consente di modificare l’attività dei geni, facendo in modo che lavorino a suo vantaggio.

  • Salute: Individua gli organi predisposti alle malattie, i fattori di rischio e i metodi per fronteggiarle. Permette di identificare tipi di medicine (antibiotici, antinfiammatori, ecc) nutrienti e integratori alimentari (vitamine, minerali, oligoelementi) più adatti all’organismo e in grado di rallentare l’invecchiamento biologico, migliorando la resistenza alle patologie nelle diverse età.

  • Benessere: Selezionando gli alimenti compatibili e non con l’attività dei geni, consente di controllare il peso con efficacia e sicurezza, e ottimizzare le prestazioni del fisico, comprese quelle sportive.

In cosa consiste
Si tratta di un piccolo prelievo di sangue dal polpastrello, seguito dalla compilazione di un questionario con dati personali, predisposizioni a malattie e abitudini di vita. Il risultato si ha nell’arco di un mese.
A chi è indicato
A soggetti con familiarità a malattie cardiovascolari, diabete, neoplasie, o degenerative, come Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla, oppure a persone che intendono migliorare la qualità della vita.
Quando farlo
Il test è indicato per tutti, donne e uomini, dai 18 anni in su, e si effettua una sola una volta nella vita, a differenza delle comuni rilevazioni biochimiche.

Le aree studiate
Attraverso 22 analisi genetiche che indagano il gene, la sua mutazione e polimorfismo, si esplora la predisposizione alle malattie e la capacità di fronteggiarle dell’organismo.

  • Biotrasformazione: tolleranza ad alimenti, alcool, tabacco, fumo, farmaci, associazione tra componenti nutritivi, reazioni secondarie ai farmaci.

  • Capacità di disintossicazione da sostanze tossiche o non compatibili.

  • Rischio cardiovascolare: tipo di metabolismo lipidico (colesterolo) che influisce su cuore, circolazione, ictus, ecc.

  • Sistema Angiotensina-Renina: pressione arteriosa, attività renale, predisposizione e danni creati ad arterie e vene.

  • Metabolismo dell’omocisteina: capacità da parte del colesterolo e dei grassi di occludere le arterie, predisponendo a malattie come l’arteriosclerosi.

  • Osteoporosi: riassorbimento osseo e malattie correlate (ad esempio, parodontopatie e osteoporosi precoce)

  • Interleuchina: proteine attive del sistema immunitario, anticorpi contro virus, batteri, cellule cancerose e nelle malattie di origine reumatica.

  • Markers addizionali: parametri relativi al metabolismo del calcio o alla capacità delle arterie di dilatarsi o restringersi.

  • Scelta di antiossidanti mirati e personalizzati.

  • Linee guida alimentari: micronutrizione personalizzata, associazione, esclusione o integrazione specifica degli alimenti.



December 1, 2004 Newsletter
Sono ormai molti i pazienti che si rivolgono alle medicine complementari, o cosiddette naturali, per i disturbi di tipo cronico e degenerativo come l’artrosi, per trovare un sollievo dal dolore cronico di cui sono affetti e dai problemi fisici a cui vanno incontro.
L’apparato osteoarticolare trae molti benefici dai trattamenti di medicina naturale e agopuntura.
A conferma di questa tesi si impone uno studio randomizzato e sponsorizzato da uno dei più prestigiosi centri di ricerca statunitense, il National Institutes of Health. I vantaggi sono evidenti per la cura dell’artrosi con le medicine complementari, associate eventualmente all’Agopuntura, nei casi selezionati da medici esperti del settore. ago1

L’artrosi cervicale e delle ginocchia e le lombosciatalgie, sono patologie prevalentemente a carico dell’anziano. Le persone che si avvicinano a questi trattamenti in genere sono già stati visitati da ortopedici o reumatologi, i quali giustamente hanno prescritto delle terapie appropriate e sintomatiche del caso. 

La considerazione che sorge spontanea è che la somministrazione di farmaci antinfiammatori, nel tempo, possono produrre delle lesioni alla mucosa gastrica e per questo bisogna associare dei farmaci che la proteggano: quindi altri farmaci su farmaci già prescritti
Oppure può succedere che un buon prodotto antinfiammatorio come il Vioxx, che per alcuni anni è stato considerato uno dei migliori anti flogistici per le patologie osteoarticolari, nei è venga ritirato dal commercio con procedura immediata perché sospettato quale causa di lesione delle arterie coronarie, arterie del cuore, e quindi potenzialmente causa di infarti in persone che assumono quotidianamente questo farmaco (è accaduto nei giorni scorsi).

Ritornando ai disturbi principali che le persone affette da artrosi presentano, tra i più frequenti ci sono: limitazione funzionale a salire e scendere le scale, ad inginocchiarsi,  limitazione funzionale delle articolazioni del collo, cervicalgia ingravescente al mattino con miglioramento durante le ore diurne, lombalgia ricorrente e sciatalgia correlata, dolori alle articolazioni delle dita della mano, limitazione alle funzioni della mano stessa, come aprire e chiudere i rubinetti, i coperchi, etc. con un netto peggioramento della qualità di vita.

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Dunque, i risultati dello studio svolto presso l’INH americano hanno evidenziato come il ricorso alle medicine complementari e all’agopuntura abbia determinato un miglioramento significativo rispetto al gruppo di controllo di pazienti artrosici non trattato con medicine complementari. 
I pazienti monitorati sono stati 570 con un’età media di circa 65 anni e il miglioramento del sintomo dolore e le capacità funzionali sono stati notevoli nei pazienti trattati con medicine naturali e agopuntura. Tale studio conferma la sicurezza e l’efficacia di tali tecniche terapeutiche nel trattamento dei pazienti colpiti da artrosi. Tale opzione terapeutica deve essere di pertinenza del medico che conosce la medicina tradizionale e le medicine complementari per il suo paziente. Tra l’altro l’agopuntura è annoverata dall’Arthritis Foundation tra i rimedi utili e di provata efficacia terapeutica per la cura dell’artrosi.
(fonte: Traditional Medicina Cinese e Medicine Complementary may be effective for Osteoartritis of Knee, Medscape Medical News, 20 ottobre 2004).

Presso l’Istituto di Medicina Biologica di Milano si mettono in pratica diversi modi di curare l’artrosi come ad esempio l’agopuntura citata, le terapie con estratti naturali molto attivi e senza effetti collaterali e la magnetoterapia computerizzata, che ago2 sfrutta un particolare sistema di terapia con campi magnetici pulsati che, opportunamente selezionati da un computer, servono per curare, ridare mobilità e togliere l’infiammazione alle strutture articolari colpite. La metodica si integra molto bene con tutte le medicine naturali e, in alcuni casi e per brevi periodi, anche in persone che fanno uso di antinfiammatori o cortisonici, con lo scopo di poterne ridurre le dosi o di togliere completamente il farmaco sostituendolo con prodotti selezionati dal medico stesso, in base non solo alla patologia in essere, ma basandosi anche sulla costituzione del soggetto e sulla predisposizione patologica.

Giuseppe Di Fede
Direttore sanitario
Istituto di Medicina Biologica
giuseppe.difede@imbio.it


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