La tiroide è una delle principali ghiandole endocrine (produttrici di ormoni) che svolge un ruolo fondamentale nel controllo delle cellule e dei vari tessuti dell’organismo, con una forte influenza sulle molteplici funzioni corporee (peso corporeo, colesterolo, battito cardiaco, vista, massa muscolare, ciclo mestruale, stato mentale, cute e capelli).
La patologia più comune della tiroide è l’ipotiroidismo, la ridotta funzionalità della ghiandola che si ripercuote sulla riduzione della produzione di energia da parte delle cellule, con conseguente riduzione dell’attività metabolica. In pratica, l’organismo rallenta la produzione di ormoni e quindi il consumo di energia. Le donne sono più colpite rispetto agli uomini, con un rapporto che può arrivare a 5 donne su 1 uomo colpito. I sintomi più comuni, che passano spesso inosservati, sono:
stanchezza, freddolosità, letargia, aumento di peso, capelli secchi e sfibrati, pelle secca e ipotonica, etc.
La condizione opposta è l’ipertiroidismo, ossia un aumento delle produzione di ormoni tiroidei con conseguente aumento della produzione di energia, noto con il nome di morbo di Graves-Basedow.
Spesso è di origine auto immune, con produzione di anticorpi rivolti contro il TSH, che impediscono il normale funzionamento della ghiandola. Tra i principali sintomi vi sono: tremore di tutto il corpo, perdita di peso inspiegabile, sudorazione abbondante, insonnia, agitazione e irrequietezza, tachicardia (battito accelerato del cuore) ipertensione.
La diagnosi è molto agevole potendo misurare i valori di FT3 e FT4, TSH-r, e altri parametri correlati alla funzione tiroidea.
L’alimentazione riveste un ruolo importantissimo in caso di alterazione della tiroide. In caso di ipotiroidismo, ad esempio, è necessario ridurre i cibi ad alto contenuto di grassi idrogenati: burro, margarine e oli vegetali di origine non nota (diversi dall’ollio di oliva). Evitare le carenze di minerali fondamentali: ferro magnesio selenio Zinco, Iodio; le vitamine necessarie per un corretto funzionamento sono la Vit A, B6, B12, C, D, E. Chi soffre di ipertiroidismo dovrà fare attenzione al sale iodato. Il sale in generale va usato con parsimonia, verificando anche a quello contenuto nei prodotti alimentari industriali (cracker, patatine, insaccati). Si sconsigliano anche tutte le sostanze eccitanti il sistema nervoso: caffeina, cola, bevande energetiche, un eccesso di proteine animali.
Anche le intolleranze alimentari incidono sulla funzione tiroidea. Il test ALCAT per la diagnosi delle intolleranze identifica gli alimenti da non introdurre nella dieta, perché potenziali competitori con gli ormoni tiroidei, specifici e individuali.
Le indicazioni personalizzate del nutrizionista, consentono di stabilire una corretta alimentazione mirata a correggere naturalmente un iniziale squilibrio metabolico, e le conseguenze del caso.