L’ozonoterapia è una terapia medica che utilizza come agente terapeutico un gas,
l’ozono, miscelato in piccole percentuali con ossigeno medicale.
L’ozono (O3) è una forma allotropica dell’ossigeno (O2) ed è conosciuto principalmente per il ruolo che svolge
nell’equilibrio ecologico della terra. Esso, infatti, assorbe la maggior parte delle radiazioni
ultraviolette provenienti dal sole, impedendo loro di giungere direttamente alla superficie
terrestre.
Quindi ci protegge dai danni dei raggi solari che attraversando l’atmosfera
terrestre senza un filtro protettivo, possono creare gravi danni alla pelle, se foto esposta
anche per poco tempo.
L’ozono in medicina non viene mai utilizzato puro, ma sempre miscelato in piccola
percentuale (circa 3%) con l’ossigeno medicale (97%) che funge da veicolo. A questa
concentrazione l’ozono non ha alcun effetto tossico ma diventa un agente terapeutico
straordinariamente versatile.
Scoperto da Christian Friedrich Schonbein nel 1832, è stato usato per la prima volta come
antisettico durante la Prima guerra mondiale. Negli anni ’30 il dott. E. Payr ne estende
l’utilizzo anche ad altre patologie.
Numerosi sono gli articoli che hanno ampiamente descritto i suoi effetti terapeutici:
modulazione del sistema immunitario, stimolazione e modulazione, in base alla
concentrazione di ozono utilizzata; potere antinfiammatorio, antidolorifico ed
antiedemigeno; capacità antibatterica (l’ozono si usa anche per depurare le acque),
antivirale, antifungina; miglioramento del microcircolo, nonché la conseguente scomparsa
del dolore ischemico; il recupero funzionale dei gruppi muscolo-articolari; aumentata
capacità cicatrizzante e di rigenerazione tissutale (la guarigione di ulcere trofiche).
Tali effetti contribuiscono in modo significativo a migliorare la qualità della vita dei pazienti, a
rendere più efficaci molte terapie farmacologiche o riabilitative, a riparare anche alcuni
danni iatrogeni (da farmaci).
Diverse sono le proprietà dell’ozono che lo rendono uno strumento efficace nella lotta
contro il tumore.
La proprietà di ossigenazione cellulare dell’ozono è alla base della sua applicazione.
(a) Migliora la saturazione di ossigeno nel sangue:
L’ozono aumenta la saturazione di ossigeno dell’emoglobina e sposta la curva di
saturazione di ossigeno verso il lato destro, in modo che venga rilasciato più ossigeno ai
tessuti periferici. Gli esperimenti dimostrano che l’autoemoterapia incrementa il 2,3-
bifosfoglicerato nei globuli rossi. Non c’è pericolo di embolia con ozono nel sangue
essendo altamente solubile. Inoltre, nessun cambiamento negativo nell’integrità dei globuli
rossi o nelle funzioni dei neutrofili sono state trovate usando l’autoemoterapia. Tutti i
risultati assicurano la completa sicurezza dell’autoemoterapia.
(b) Effetto vasodilatatore:
L’ozono migliora anche l’afflusso di sangue ai tessuti periferici mediante l’effetto
vasodilatatore. Questa proprietà può essere attribuita al suo effetto stimolante su
vasodilatatori come NO. Uno studio sul flusso sanguigno cerebrale eseguito su 7 soggetti,
ha mostrato un aumento del 75% del flusso ematico nell’arteria carotidea con 3 sedute di
autoemoterapia per un periodo di una sola settimana.
(c) Riduzione della viscosità del sangue:
L’autoemoterapia riduce la viscosità del sangue. Questo è stato dimostrato in uno studio
su 27 pazienti con malattie arteriose occlusive periferiche, dove l’autoemoperfusione per
30 minuti ha diminuito in modo significativo la viscosità del sangue e i livelli di fibrinogeno.
L’iperossia indotta da O3, contrastando il fattore HIF1A (hypoxia-inducing factor 1 A), il cui
livello è aumentato in molte patologie che sfrutta la carenza di ossigeno per progredire.
Siamo stati i primi a utilizzare esami di laboratorio specifici per avere un riscontro
sull’efficacia e durata del trattamento con ozono.
Gli esami sono misurazione di HIF1a o
fattore ipossico e Nrf2 o fattore antiossidante di protezione. L’ozono è un potente
immunomodulatore e antiossidante. La sua capacità di aumentare la produzione di fattori
di difesa, trai quali Interferone, Interleuchina2, e altri fattori di protezione cellulare, con
attività immunomodulante.
In condizioni fisiologiche, la formazione e l’eliminazione di radicali liberi e altre specie
reattive dell’ossigeno (ROS) è strettamente regolata da antiossidanti endogeni e
neutralizzatori dei ROS con l’obiettivo di mantenere l’omeostasi ed evitare gli effetti
dannosi dello stress ossidativo. Quando il processo di eliminazione non viene eseguito
correttamente, si verifica un maggiore accumulo di ROS, un fattore che porta a
cambiamenti permanenti e dannosi, come la morte cellulare, cancerogenesi e fibrosi. Di
fronte a questa situazione, l’ozono medicale è in grado di attivare il Nuclear factor erythroid
2-related factor 2 (Nrf2), che a sua volta comporta l’attivazione di antiossidanti endogeni,
come glutatione perossidasi (GPx), catalasi (CAT), superossido dismutasi (SOD) e
glutatione (GSH). Altri esami che facciamo prima della seduta di ozono, dosaggio della
Barriera Antiossidante ( glutatione ridotto, glutatione ossidato, SOD1).
In relazione allo stress ossidativo, la somministrazione ricorrente di ozono medicale, nota
anche come precondizionamento, a dosi non tossiche fornisce un adattamento dei tessuti
allo stress ossidativo per induzione di enzimi o attivazione delle vie metaboliche,
mantenendo un equilibrio redox bilanciato così come l’incremento dei livelli di GSH e la
diminuzione della perossidazione lipidica.
Infine, ma non meno importante, è il beneficio che si è potuto osservare nei pazienti affetti
da stanchezza cronica (spesso denominata fatigue). Durante le infezioni virali croniche, la
stanchezza può essere considerata come parte integrante della sintomatologia infettiva.
A tutt’oggi non esistono protocolli specifici per il trattamento della stanchezza, che spesso
viene sottovalutata. La terapia con ossigeno-ozono (attraverso le autoemoinfusioni
sistemiche) può dare un contributo significativo sia nei pazienti con fatigue relativa alla
infezione cronica e acuta.
Tutte queste azioni benefiche rendono l’ozono-terapia un
trattamento adiuvante estremamente prezioso nella patologia infettiva, anti-aging,
rigenerante e di sostegno per tante affezioni che debilitano l’organismo. Uno dei riscontri
che abbiamo da parte di chi segue le nostre terapie con ozono, è la riduzione della
stanchezza, riacquisto del benessere psicofisico, migliorando la qualità di vita.
Esami che eseguiamo preseduta di ozono-terapia:
1. dosaggio dei Radicali Liberi e capacità antiossidante (d-Roms e BAP)
2. Barriera Antiossidante (Glutatione ridotto, Glutatione ossidato, Super-Ossido-
Dismutasi, SOD)
3. Hif1alfa (fattore ipossico)
4. Nrf2 (fattore anti ipossico-antiossidante)