ARTROSI e MEDICINA NATURALE: LE POSSIBILITA’ DI CURA

December 1, 2004
Sono ormai molti i pazienti che si rivolgono alle medicine complementari, o cosiddette naturali, per i disturbi di tipo cronico e degenerativo come l’artrosi, per trovare un sollievo dal dolore cronico di cui sono affetti e dai problemi fisici a cui vanno incontro.
L’apparato osteoarticolare trae molti benefici dai trattamenti di medicina naturale e agopuntura.
A conferma di questa tesi si impone uno studio randomizzato e sponsorizzato da uno dei più prestigiosi centri di ricerca statunitense, il National Institutes of Health. I vantaggi sono evidenti per la cura dell’artrosi con le medicine complementari, associate eventualmente all’Agopuntura, nei casi selezionati da medici esperti del settore. ago1

L’artrosi cervicale e delle ginocchia e le lombosciatalgie, sono patologie prevalentemente a carico dell’anziano. Le persone che si avvicinano a questi trattamenti in genere sono già stati visitati da ortopedici o reumatologi, i quali giustamente hanno prescritto delle terapie appropriate e sintomatiche del caso. 

La considerazione che sorge spontanea è che la somministrazione di farmaci antinfiammatori, nel tempo, possono produrre delle lesioni alla mucosa gastrica e per questo bisogna associare dei farmaci che la proteggano: quindi altri farmaci su farmaci già prescritti
Oppure può succedere che un buon prodotto antinfiammatorio come il Vioxx, che per alcuni anni è stato considerato uno dei migliori anti flogistici per le patologie osteoarticolari, nei è venga ritirato dal commercio con procedura immediata perché sospettato quale causa di lesione delle arterie coronarie, arterie del cuore, e quindi potenzialmente causa di infarti in persone che assumono quotidianamente questo farmaco (è accaduto nei giorni scorsi).

Ritornando ai disturbi principali che le persone affette da artrosi presentano, tra i più frequenti ci sono: limitazione funzionale a salire e scendere le scale, ad inginocchiarsi,  limitazione funzionale delle articolazioni del collo, cervicalgia ingravescente al mattino con miglioramento durante le ore diurne, lombalgia ricorrente e sciatalgia correlata, dolori alle articolazioni delle dita della mano, limitazione alle funzioni della mano stessa, come aprire e chiudere i rubinetti, i coperchi, etc. con un netto peggioramento della qualità di vita.

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Dunque, i risultati dello studio svolto presso l’INH americano hanno evidenziato come il ricorso alle medicine complementari e all’agopuntura abbia determinato un miglioramento significativo rispetto al gruppo di controllo di pazienti artrosici non trattato con medicine complementari. 
I pazienti monitorati sono stati 570 con un’età media di circa 65 anni e il miglioramento del sintomo dolore e le capacità funzionali sono stati notevoli nei pazienti trattati con medicine naturali e agopuntura. Tale studio conferma la sicurezza e l’efficacia di tali tecniche terapeutiche nel trattamento dei pazienti colpiti da artrosi. Tale opzione terapeutica deve essere di pertinenza del medico che conosce la medicina tradizionale e le medicine complementari per il suo paziente. Tra l’altro l’agopuntura è annoverata dall’Arthritis Foundation tra i rimedi utili e di provata efficacia terapeutica per la cura dell’artrosi.
(fonte: Traditional Medicina Cinese e Medicine Complementary may be effective for Osteoartritis of Knee, Medscape Medical News, 20 ottobre 2004).

Presso l’Istituto di Medicina Biologica di Milano si mettono in pratica diversi modi di curare l’artrosi come ad esempio l’agopuntura citata, le terapie con estratti naturali molto attivi e senza effetti collaterali e la magnetoterapia computerizzata, che ago2 sfrutta un particolare sistema di terapia con campi magnetici pulsati che, opportunamente selezionati da un computer, servono per curare, ridare mobilità e togliere l’infiammazione alle strutture articolari colpite. La metodica si integra molto bene con tutte le medicine naturali e, in alcuni casi e per brevi periodi, anche in persone che fanno uso di antinfiammatori o cortisonici, con lo scopo di poterne ridurre le dosi o di togliere completamente il farmaco sostituendolo con prodotti selezionati dal medico stesso, in base non solo alla patologia in essere, ma basandosi anche sulla costituzione del soggetto e sulla predisposizione patologica.

Giuseppe Di Fede
Direttore sanitario
Istituto di Medicina Biologica
giuseppe.difede@imbio.it

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