Anguria: pregi e difetti
L’anguria o cocomero (Citrullus lanatus) è una pianta appartenente alla famiglia delle Curcubitaceae, tipica dell’Africa meridionale e tropicale. Il frutto ha un interno rosso o più raramente giallo; è ricco di semi, che possono essere neri, bianchi o gialli e hanno un effetto lievemente lassativo (utili quindi per riattivare un intestino pigro). La percentuale di acqua contenuta (92-93 %) risalta notevolmente rispetto al 7-8 % di zuccheri e allo 0,2-0,4 % di proteine e fibre, e ciò rende l’anguria molto dissetante.
Questo frutto si può considerare quindi depurativo e diuretico poiché, stimolando la diuresi, favorisce l’eliminazione di scorie in eccesso. Elevata è anche la presenza di sali minerali, in particolare potassio, fosforo e magnesio, vitamine A, C e quelle del gruppo B; per questo motivo l’anguria risulta senza dubbi un rimedio naturale contro la stanchezza e lo stress, prevenendo anche la ritenzione idrica. Inoltre sostanze antiossidanti, quali licopene e carotenoidi, garantiscono un benessere generale all’organismo con effetto preventivo su molte patologie e benefici anche sulla pelle.
Di recente è stata constatata la capacità di questo frutto contro le malattie cardiache e di ridurre i livelli del colesterolo cattivo. A risultare benefica è la citrulina, sostanza che rende l’anguria adatta a prevenire l’ipertensione. Tale amminoacido, presente però soprattutto nella parte bianca tra polpa e buccia, favorisce la vasodilatazione (allargamento dei vasi e quindi aumento del flusso sanguigno), conferendo quindi al frutto proprietà afrodisiache (utile soprattutto per i maschi, in quanto sembra produrre effetti simili al viagra).
Secondo alcuni studi basterebbe una fetta di anguria al giorno per aiutare il nostro organismo a ridurre il colesterolo nel sangue. Numerosi quindi sono i pregi di tale frutto ma attenzione per chi soffre di allergie e/o intolleranze.
L’anguria va evitata se si soffre di colite o gastrite: è possibile che la quantità di acido salicilico contenuta nella polpa del frutto possa causare reazioni avverse a livello intestinale. Per di più, le persone allergiche alle graminacee durante il periodo di pollinazione devono fare attenzione all’assunzione di alcuni alimenti tra cui proprio l’anguria in quanto questo frutto contiene e libera istamina. L’istamina è una sostanza che il corpo produce in risposta al contatto con una sostanza allergizzante: l’istamina, se presente in grandi quantità nel nostro organismo, determina una serie di reazioni quali arrossamenti eritemi, ponfi, produzione di muco nelle vie aeree, asma e diarrea. L’assunzione di alimenti che la contengono, come ad esempio proprio l’anguria, può amplificare la risposta allergica, incrementando l’infiammazione e i sintomi elencati in precedenza.
Una ricetta rinfrescante con l’anguria la potete trovare sul sito di Nonna Paperina: Sorbetto di anguria